«Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.» A. Einstein

domenica 25 dicembre 2011

Merry Christmas, Buon Natale, Feliz Navidad

Impegniamoci perchè sia Natale per tutti, sempre. 
We strive to have Christmas for everyone, always.
Nos comprometemos porqué sea Navidad para todos, siempre.




Happy Christmas Kyoko
Happy Christmas Julian
So this is Christmas and what have you done
Another year over and a new one just begun
Ans so this is Christmas I hope you have fun
The near and the dear one the old and the young
A very merry Christmas and a happy New Year
Let's hope it's a good one without any fear
And so this is Christmas for weak and for strong
For rich and the poor ones the world is so wrong
And so happy Christmas for black and for white
For yellow and red ones let's stop all the fight
A very merry Christmas and a happy New Year
Let's hope it's a good one without any fear
And so this is Christmas and what have we done
Another year over and a new one just begun
Ans so this is Christmas I hope you have fun
The near and the dear one the old and the young
A very merry Christmas and a happy New Year
Let's hope it's a good one without any fear
War is over over if you want it
War is over
Now... 
Happy Christmas


Buon Natale Kyoko
Buon Natale Julian
Così questo è il Natale, e cosa hai fatto?
un altro anno è passato ed uno nuovo è appena iniziato
e così questo è il Natale spero che ti diverta
con il più vicino e il più caro col più vecchio e il più giovane
un felice Natale e un meraviglioso anno nuovo
speriamo che sia davvero un buon anno senza alcuna paura.
E così questo è il Natale (la guerra è finita) per i deboli e per i forti (se lo vuoi)
per i ricchi e per i poveri (la guerra è finita) il mondo è così sbagliato (se lo vuoi)
E così buon Natale (la guerra è finita) per i neri e per i bianchi (se lo vuoi)
per i gialli e per i neri (la guerra è finita) fermiamo tutte le guerre (adesso)
Un felice Natale e un meraviglioso anno nuovo
speriamo che sia davvero un buon anno senza alcuna paura
Così questo è il Natale (la guerra è finita) e cosa abbiamo fatto? (se lo vuoi)
un altro anno è passato (la guerra è finita) ed uno nuovo è appena iniziato (se lo vuoi)
e così Buon Natale (la guerra è finita) spero che ti diverta (se lo vuoi)
con il più vicino e il più caro (la guerra è finita)
col più vecchio e il più giovane (adesso)
Un felice Natale e un meraviglioso anno nuovo
speriamo che sia davvero un buon anno senza alcuna paura
la guerra è finita, se lo vuoi
la guerra è finita, adesso
Buon Natale.


Feliz Navidad Kyoko,
Feliz Navidad Julian
Ya es Navidad, y ¿qué has hecho?
otro año se acaba y uno nuevo va a empezar.
Y ya es Navidad, espero que te diviertas,
el que está cerca y el querido, el viejo y el joven.
Y unas muy muy Felices Navidades y un feliz Año Nuevo,
dar esperanza es bueno, sin ningún miedo.
Y ya es Navidad, para los débiles y los fuertes, 
para los ricos y los pobres, es mundo está tan mal repartido.
Y unas Felices Navidades, al negro y al blanco,
al amarillo y a los rojos, que se paren todas las luchas. 
Y unas muy muy Felices Navidades y un feliz Año Nuevo,
dar esperanza es bueno, sin ningún miedo. 
Ya es Navidad, y ¿qué hemos hecho?
otro año se acaba y uno nuevo va a empezar. 
Y ya es Navidad, espero que te diviertas,
el que está cerca y el querido, el viejo y el joven.
Y unas muy muy Felices Navidades y un feliz Año Nuevo, 
dar esperanza es bueno, sin ningún miedo.
La guerra a terminado, si tú lo quieres 
la guerra ha terminado...
Feliz Navidad
(J.Lennon)

lunedì 12 dicembre 2011

Conferenza ONU sul clima: successo o fallimento?

L'28 novembre si è aperta a Durban la Conferenza dell'ONU sui cambiamenti climatici. Ieri si è conclusa con l'Unione europea che ha salutato l'intesa di Durban in modo positivo, come una spinta alla lotta globale contro i cambiamenti climatici. Per molte associazioni ambientaliste, invece, è semplicemente un accordo al ribasso, raggiunto in extremis per non trovarsi a chiudere l'assemblea - come nel 2009 a Copenaghen e nel 2010 a Cancun - con un fallimento sostanziale dei negoziati.

Il quotidiano online indipendente Lettera 43 ci racconta molto bene e in modo sintetico i risultati e i commenti di chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi lo vede mezzo vuoto. Rimane il fatto che mentre siamo tutti preoccupati di economia e finanza, lo siamo troppo poco per quanto riguarda l'aria che respiriamo e il clima che stiamo modificando.

giovedì 8 dicembre 2011

Il Discorso del Cardinal Scola alla Città di Milano: "...dalla crisi si esce solo insieme"

Nella Basilica di Sant’Ambrogio, il cardinale Scola ha tenuto il Discorso alla Città e alla Diocesi, in occasione della celebrazione vigiliare del patrono. Si tratta di un appuntamento tradizionale per la Chiesa e la città di Milano: per il cardinale Scola si è trattato della prima occasione da quando si è insediato sulla Cattedra di Ambrogio.


Su Incrocinews, settimanale della Diocesi milanese un ottimo reportage da conto delle parole del Cardinale partendo dalla riflessione sulla crisi: «Dalla crisi si esce solo insieme, ristabilendo la fiducia vicendevole. E questo perché un approccio individualistico non rende ragione dell’esperienza umana nella sua totalità. Ogni uomo, infatti, è sempre un “io-in-relazione


Molto interessante il passaggio anche sulla politica «La politica, nell’attuale impasse nazionale e nel monco progetto europeo, ha bisogno di una rinnovata responsabilità creativa perché la società non può fare a meno del suo compito di impostazione e di guida».

Il Cardinale Scola si è rivolto poi anche al mondo del lavoro e della imprese: «Occorre che obiettivo primario... sia la rivalutazione della responsabilità personale tanto dei lavoratori quanto degli imprenditori, la creazione di nuovi servizi che favoriscano la crescita professionale e affianchino a percorsi di riqualificazione e formazione un sostegno economico e, infine, la valorizzazione e la creazione di spazi di partecipazione. Perché non riprendere in seria considerazione la proposta che tutti i lavoratori abbiano parte agli utili di impresa?».

Non poteva mancare nel suo discorso "la famiglia", proprio all'inizio dell'anno che vedrà Milano ospitare l'Incontro Internazionale delle famiglie. Per il successore di Sant'Ambrogio la famiglia «ha sostenuto i costi prevalenti del ricambio generazionale: occorre domandarsi fino a quando potrà continuare a farlo e agire, di conseguenza, in favore della famiglia e della crescita demografica attraverso decise e adeguate politiche specifiche».

Vi ricordo che se volete approfondire contenuti e lettura... qua trovate il sito della Diocesi

sabato 3 dicembre 2011

"Ribaltare un'immagine negativa e penalizzante della cooperazione italiana allo sviluppo"

Oggi c'è stata la cerimonia di premiazione del Volontario dell'anno, organizzata dalla FOCSIV, e nella quale è stato premiato Riccardo Giavarini per il suo tenace lavoro in Bolivia con i detenuti, specialmente minorenni, prostitue bambine e indios.

In questa importante occasione è giunto il messaggio del nuovo ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione, professor Andrea Riccardi, vorrei citare solo alcuni passi importanti che denotano un notevole cambio di interesse e di importanza per il settore della cooperazione.


Innanzitutto sul desolante quadro attuale che "dalla metà degli anni Novanta in poi, l'aiuto allo sviluppo dell'Italia è stagnante. Siamo ben lontani dall'obiettivo europeo del 0,5 per cento o di quello dell'ONU dello 0,7 per cento. L'anno scorso abbiamo raggiunto un minimo storico (0,15 per cento del PIL) finendo al penultimo posto nella classifica dei donatori, davanti solo alla Corea. Per il 2012, a legislazione vigente, le previsioni sono di un ulteriore ribasso: soltanto lo 0,12 per cento. Questo è il punto di partenza che ci troviamo ad affrontare sul versante delle risorse" 

Un primo forte messaggio di impegno è che "In questo quadro di crisi, attingere alle radici profonde dell'impegno volontario e della libertà dell'azione cristiana e umana può liberare nuove energie. Se infatti i tagli al bilancio hanno penalizzato l'azione pubblica, non possiamo permetterci, come italiani a vocazione universale, di "tagliare" alcunché del nostro impegno e del nostro legame con il mondo in via di sviluppo, che va ben oltre la valorizzazione di quelle scarse risorse pubbliche che il sistema delle ONG è chiamato è gestire."

Andrea Riccardi
Il Ministro continua poi dicendo che "occorre riflettere seriamente su come rimodulare l'aiuto pubblico allo sviluppo del nostro Paese. Solo in questo modo parole che si sono svuotate di significato (sussidiarietà, complementarietà, sistema-paese), ritroveranno la loro forza. A questo proposito, ritengo che l'istituzione di un Ministero "dedicato" per la cooperazione internazionale e l'integrazione sia un'occasione di maggior impegno anche per tutta la società civile, chiamata a fare un salto di qualità nel senso dell'efficacia, dell'impatto, della trasparenza e della capacità propositiva.


La conclusione deve stimolare tutti coloro che lavorano nel campo del volontariato e della cooperazione internazionale. "Vorrei sottolineare in particolare il capitale di legame con il Sud del mondo, e in particolare con l'Africa, che voi rappresentate, e che valorizzato in ogni modo. C'è bisogno anche di ritrovare, con i partner del Sud, le ragioni della fiducia che alle volte si sono perse per stanchezza, sospetto reciproco, presenza di partner alternativi (i paesi emergenti), nuove ideologie come l'ownership a tutti i costi. C'è bisogno di ritrovare l'alfabeto di un partenariato genuino, nel rispetto reciproco, dove il dialogo costruttivo non deve farci paura. Conto sul vostro contributo attivo di idee e di proposte, anche a livello tecnico per ribaltare un'immagine negativa e penalizzante della cooperazione italiana allo sviluppo, restituendole credibilità, coerenza e soprattutto una missione."