«Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.» A. Einstein

martedì 26 aprile 2011

Come va il mondo globale

Leggete con calma le prossime parole... con calma: "Apple ha una cassa di 60 miliardi di dollari. Una disponibilità liquida che da sola salverebbe la Grecia e il Portogallo messi insieme." WOW

Vi siete ripresi? Steve Jobs ha nel cassetto una cifretta che si scrive con un 6 seguito da 10 "zeri". Visto che sto scrivendo con un Mac... diciamo che ho contribuito nel mio piccolo a tale numero...

Un interessante articolo dell'inviato in USA del Sole 24 Ore Mario Platero ci da un interessante e per certi versi sconvolgente ritratto di quali siano le forze in campo nella finanza e nell'economia moderne.

Poi dicono che i numeri sono pallosi e i soldi non fanno la felicità... chissà perchè io penso che Steve Jobs (pur nelle sue gravi condizioni di salute) stia più sereno della maggior parte di greci e portoghesi.

giovedì 21 aprile 2011

L'Italia ce la fa(rà)?

Vi segnalo un bellissimo commento del grande Piergiorgio Odifreddi. Il tema è quello della furbizia/illegalità di alcune importanti categorie economiche italiane.

Si perchè distratti dalle Ruby, dagli Scilipoti, dai Grandi Fratelli e dalle Isole dei Famosi... magari ci siamo persi che:
il reddito medio nazionale è di 18.900 euro, pari al reddito di un insegnante di scuola,
parrucchieri e barbieri dichiarano 10.400 euro, i tassisti 13.600, i meccanici 15.400,
i gioiellieri e gli orologiai 15.800...

Qualche dato più ragionevole lo si trova tra i dentisti 45.100 e gli avvocati 49.100, i dirigenti privati e pubblici, che arrivano a 105.00 euro, i farmacisti che li sorpassano a 126.100 e i notai che salgono a 404.800 (a parte una riflessione sul ruolo e l'utilità dei medesimi...).

Sempre nel post leggiamo che "anche tra i contribuenti più ricchi, cioè quelli che dichiarano più di 100.000 euro lordi all’anno, sono sempre i lavoratori dipendenti e i pensionati a fare la parte del leone, più o meno nelle stesse percentuali già viste: circa il 72 per cento del totale. Del rimanente, il 20 per cento sono lavoratori autonomi, e solo l’8 per cento industriali."

Si tratta di demagogia? Mah, visto che Nel 2010 la Guardia di Finanza ha scoperto redditi non dichiarati al fisco per 49 miliardi di euro, una somma cresciuta del 46% rispetto al 2009. Dato che dipendenti e pensionati percepiscono un reddito netto, già tassato... diciamo che abbiamo finora 3 indizi che qualcosa non va... E questi sono soldi tolti alle nostre scuole, ai nostri ospedali, al nostro Paese!

Possibile che siamo capaci di arrabbiarci per un rigore non dato alla squadra del cuore o perchè c'è traffico andando in ufficio e non nasca uno tsunami "etico" che inverta questa tendenza?

giovedì 14 aprile 2011

Chi crede che le elementari non servano a nulla?

da www.ilpost.it Il Wall Street Journal chiama "la Mafia Montessori" i fondatori di Amazon, Google e Wikipedia e l'efficacia dei loro approcci imparati alle elementari. 
I fondatori di Google Larry Page e Sergei Brin, l’ideatore di Amazon Jeff Bezos, il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales e il pioniere dei videogiochi Will Wright hanno qualcosa in comune: hanno tutti frequentato scuole nella loro infanzia che utilizzavano il metodo Montessori. 
Una sorta di élite creativa, che l’autore Peter Sims ha deciso di chiamare “Montessori Mafia” in un recente articolo sul Wall Street Journal, che racconta i risultati di uno studio durato sei anni sul modo in cui i manager esprimono la loro creatività sul lavoro. 

Ma noi abbiamo la Gelmini... saremo sulla strada giusta per progettare il futuro del nostro paese?

martedì 12 aprile 2011

Ragioniamo sul ruolo dell'Europa: oltre gli slogan del Governo

Un articolo de LINKiesta ci stimola a riflettere sulla situazione attuale della coesione e del sentimento europeista. Dubbi, analisi, critiche, stimoli giungono da vari Paesi membri. Di certo qualcosa non va. L'Unione Europea appare sfilacciata, stanca, non sembra dare supporto e visione agli Stati che ne fanno parte. Le differenti politiche economiche, i rapporti con le altre aree del pianeta, la conoscenza e collaborazione reciproche dei singoli Stati, le differenze culturali stanno minando il cammino del nostro Continente. Pensiamoci

sabato 2 aprile 2011

Le Guerre servono a far soldi: per chi avesse dei dubbi...

In Costa d’Avorio c'è una guerra civile.

E già questa frase dovrebbe farci venire non dico la pelle d'oca, ma almeno farci dire: ma basta!, non si può fare qualcosa per evitare tutto questo?

Ma no! La guerra serve. Mentre l'Africa brucia la Finanza (almeno una parte) sorride, ecco perchè serve. Sono cinico? Sono il classico pacifistacomunistaterzomondista?

La guerra civile può diventare il trampolino per buona parte degli interessi economici della finanza mondiale. La Costa d'Avorio ad esempio è ricca di diamanti, oro, ma anche di caffè e cacao, di cui è il primo produttore mondiale... il prezzo delle materie prime alimentari ivoriane si è impennato negli ultimi anni. 

Chi sogna e specula su rialzi e ribassi sono i finanzieri alla Gordon Gekko (del primo Wall Street): il 40% dei gestori ritiene l’Africa la scommessa più interessante da fare nel prossimo decennio. Chi è vittima due volte (delle armi e della finanza) è il popolo, la gente, che poi magari arriva a Lampedusa. E che vediamo solo come problema... domandiamoci chi prende i nostri soldi quando beviamo una cioccolata o un caffè... o quando regaliamo un diamante, che "é per sempre" proprio come la guerra.

Per chi vuole approfondire un bell' articolo de Linkiesta aiuta.