«Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.» A. Einstein

martedì 30 agosto 2011

Un racconto dell'uragano Irene da un testimone

Ho chiesto ad un amico che vive in North Carolina, Stato USA interessato dall'uragano Irene di raccontarmi la sua "esperienza"...

Irene nome femminile di donna
Un adagio di cui non ricordo la fonte recita piu o meno così: gli uragani hanno nome di donna perche come le donne vengono all’improvviso come una piacevole brezza caldo-umida ma quando se ne vanno cio che rimane e’ distruzione e desolazione. Come gli uragani le donne ti portano via tutto casa ed auto compresa.
Io vivo da un anno in North Carolina presso una città famosa per 2 motivi. Il tabacco (primo produttore di tabacco negli Stati Uniti) e perché sede della Duke University. Il North Carolina é stato il primo stato americano toccato dalla vortice dell’uragano Irene. 
Duke University
La preparazione ad una possibile calamità naturale successiva al passagio di Irene mi ha contagiato e come un diligente cittadino il giorno prima sono andato anch'io nel supermercato a fare riserva di scorte alimentari. Per la prima volta il mio frigorifero ha smesso di essere un oggetto che abbellisce la casa assolvendo cosi alla sua funzione: contenere alimenti. 
La Capitale del North Carolina
In giro non si parlava d’altro; mi hanno raccontato che l’ultimo passaggio di un uragano qui in North Carolina aveva creato parecchi disagi. L’assenza di corrente eletrica aveva messo in ginocchio per 20 giorni molte contee di questo stato; puntalmente quindi la vendita di generatori in questa settimana ha subito una vertiginosa impennata.
La croce rossa americana ha redatto un vademecum da seguire crupolosamente ed ho ricevuto numerose email che mi invitavano a fare una check list (memento mori).
Sabato come previsto Irene ha fatto visita al North Carolina ma soprattutto lungo la costa. Durham che dista 200 chilometri circa dall’oceano e’ stata lambita quindi solo parzialmente dalla furia dell’uragano. Ero pronto al peggio tra tensione e curiosità; invero solo un'uggiosa giornata un po' ventosa che ha tenuto a casa le persone solo nelle prime ore di sabato mattina. Tutto qui nelle zone intorno alla capitale (Raleigh) del North Carolina.
Lezione: dapprima la consapevolezza che siamo la società piu tecnicamente assistita e quindi piu debole; l’idea di privarci di ciò che la tecnologia ci permette di godere quotidianamente ci appare uno ‘’scherzo della natura’’. Come facciamo senza internet per una settimana? Senza elettricità, senza di aria condizionata? 
La natura é indifferente questa é la lezione più importante e non si cura certo di evitare distruzione ed abbattimento. Non si domanda degli esiti,  non si abbandona ad un ripensamento. 
La natura non ha intenzioni o scopi nonostante continuiamo a chamarla “madre natura”.

Ah già natura: nome singolare femminile.

Nicola Di Santo*

* Nicola è italiano, ricercatore in campo medico/oncologico presso la Duke University in North Carolina (USA)... conoscendolo da una vita non so se si tratti di una fuga di cervello... scherzo. Lo ringrazio con stima sconfinata.


sabato 27 agosto 2011

La Libia e la credibilità del nostro Paese

PRIMA:
«Conosco Muammar Gheddafi da 15 anni e in questo periodo ho avuto modo di legarmi a lui da una vera e profonda amicizia. A Gheddafi riconosco una grande saggezza» (Silvio Berlusconi, 11 giugno 2009).
«Non ho sentito Gheddafi. La situazione è in evoluzione e quindi non mi permetto di disturbare nessuno» (Silvio Berlusconi, 19 febbraio 2011).
«Sulla Libia l’Europa non deve interferire» (Franco Frattini, 20 febbraio 2011).

DOPO:
«La strappo tra Silvio Berlusconi e Gheddafi è stato terribile» (Franco Frattini, 26 agosto 2011).
«Jibril è una persona di valore, una persona pulita, lontana anni luce dalle corruttele del vecchio regime» (Franco Frattini, 26 agosto 2011).
«Mi auguro che Gheddafi sia catturato e arrestato quanto prima» (Franco Frattini, 26 agosto 2011).
«A Gheddafi dovrà essere contestato un nuovo crimine verso l'umanità per come ha usato i migranti» (Franco Frattini, 26 agosto 2011).

L'allucinante relazione del premier Silvio Berlusconi con Gheddafi - baciamano incluso - riempie di immagini e di racconti internet... quindi non si può negare o nascondere; il circo del Cavaliere con il Colonnello è stato offensivo e imbarazzante per gli italiani. Ora il titolare della Farnesina ha voluto spiegare ex post come fosse corrotto il vecchio regime, glissando sul rapporto di stima e affetto ostentato fino a poco tempo prima.

E' vero, tanti Governi negli anni hanno fatto affari e accordi con il regime libico... ma ci vuole anche un limite alla faccia di bronzo (!) che il nostro Governo ha usato prima e sta usando ora nei confronti del Paese Africano e di Gheddafi. 

giovedì 25 agosto 2011

L'Africa muore di fame

Tre paesi in Africa Orientale sono oggi colpiti dalla peggiore siccità registrata negli ultimi 60 anni. L’ Etiopia, la Somalia, il Kenya si trovano infatti a fronteggiare una crisi che riguarda 12.4 milioni di persone.


Il 17 luglio 2011 AGIRE ha quindi deciso il lancio di un appello congiunto di raccolta fondi per garantire i necessari soccorsi e sostenere le attività di emergenza di nove - ActionAid, Amref, Avsi, Cesvi, Cisp, Coopi, Intersos, Save the Children e il Vis -delle dieci ONG associate già presenti nei paesi colpiti.

Una crisi del genere non colpisce solo le popolazioni che vivono ora in quelle terre, ma ha effetti duraturi sulla salute e sulle speranze di vita, in particolare nei bambini e negli adolescenti. E di conseguenza sulla vita futura di un popolo e di un continente intero.
 
Per conoscere megloi la situazione e sostenere con maggiori risorse il lavoro delle organizzazioni umanitarie in Kenya, Somalia ed Etiopia, clicca qui


lunedì 22 agosto 2011

Un'altra manovra è possibile

"E' ora di cambiare strada. Solo costruendo una politica ispirata, da una parte, al rigore e dall'altra all'equità sociale e dall’altra, al rilancio di un'economia diversa -sostenibile e di qualità- si può dare al paese il senso di un impegno rivolto alla ricostruzione di un'idea di futuro e di speranza, di un modello di sviluppo diverso da quello che abbiamo fino ad oggi conosciuto e che ci ha portato alla drammatica crisi che stiamo vivendo."

La manovra varata con decreto dal governo Berlusconi è - secondo Sbilanciamoci - frutto di scelte affrettate e disperate per cercare di dare risposte all'aggravarsi della situazione economica e finanziaria e dei mercati internazionali. Ancora una volta non si affronta in modo strutturale il problema del debito e non vengono messe in campo misure significative per il rilancio dell'economia.

Al provvedimento del governo, Sbilanciamoci! contrappone una sua contromanovra da 60 miliardi, 30 da destinare alla riduzione del debito e 30 al rilancio dell’economia, alla difesa dei redditi , al welfare, alla protezione dei più deboli, alla scuola e all’università.

giovedì 18 agosto 2011

La prima speculazione finanziaria...

Chrispijn Munting, cronista della Gazzetta di Harlem (Amsterdam), così raccontava un fatto al quale aveva assistito nel 1635:

"Oggi un contadino ha acquistato un singolo bulbo del raro tulipano chiamato Vicerè, pagando per esso: otto maiali, quattro buoi, dodici pecore, due carichi di grano, quattro carichi di segale, due botti di vino, quattro barili di birra, due barilotti di burro, mille libbre di formaggio, un letto completo di accessori, un calice d’argento e un vestito, per un valore totale di 2.500 fiorini”.

L’Olanda diviene teatro di una delle più straordinarie e drammatiche bolle speculative della storia, quella sul prezzo dei bulbi di tulipani. Tutta l’economia olandese fu trasportata da questo fenomeno, ed anche i prezzi degli altri beni, aumentarono gradualmente. A settembre del 1636 i prezzi iniziarono a salire vertiginosamente. L’andamento rialzista proseguì nei mesi di novembre, dicembre e gennaio raggiungendo valori esorbitanti. Il crollo arrivò nel febbraio del 1637.

Commenta il nostro giornalista: “Ci si rovina per tulipani che nè il mediatore, nè il venditore, nè il compratore avrebbero mai toccato con le loro mani. Fu una speculazione sfrenata. Tutti guadagnavano. L’età dell’oro sembrava discesa sulla Terra. E poi improvvisamente tutti perdettero e il Paese si ridusse come Giobbe sul letamaio”.

Ancora oggi, sui mercati finanziari, accadono eventi simili, basta ricordare la "bolla" sui titoli tecnologici nel 2000, o il valore dei prezzi delle case in USA tra il 2005 e il 2007, uno dei motivi che ha di fatto scatenato la situazione economico/finanziaria che stiamo vivendo. Il famoso economista J.K. Galbraith ci ricorda che: “Sono pochi i campi dell’attività umana in cui la storia conta così poco come nel mondo della finanza”. Per uscire dalla crisi che stiamo vivendo forse e' il caso di mettere in discussione i principi base di quello che intendiamo per sviluppo economico, il concetto di ricchezza, di crescita, di consumo, di ambiente. Soprattutto sarebbe il caso che la politica tornasse ad avere un ruolo di leadership forte nei confronti del mondo finanziario ed economico.