«Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.» A. Einstein

domenica 27 febbraio 2011

Piano Nazionale contro la povertà: un'ottima idea delle ACLI

Le Acli hanno elaborato un Piano nazionale contro la povertà. Si tratta di una misura universale a sostegno delle famiglie in povertà assoluta, anche straniere se con residenza valida in Italia. Alle erogazioni monetarie affianca servizi alla persona. Affida ai comuni un ruolo di regia e coinvolge il terzo settore. Nel primo anno bastano 300 milioni per avviare un percorso che può cambiare strutturalmente il welfare italiano. Per approfondire dal sito Lavoce.info clicca qui

giovedì 24 febbraio 2011

La Libia e l'Italia: il problema non sono (solo) i migranti...

In queste ore di grandissima tensione, l'attenzione di media e opinione pubblica viene puntato sul tema migranti/rifugiati. Ma l’Italia si trova in una situazione critica nei confronti della Libia, almeno per per altri tre motivi. Ce lo racconta un interessante articolo su http://www.lavoce.info/.

Il primo è che il nostro paese, e il suo governo, è il più “colluso” con il regime di Gheddafi. La propagandata amicizia con il colonnello fa sì che i rischi di ritorsione da parte degli insorti nell’eventualità che questi prevalgano sono maggiori. Anche gli attestati di supporto alle legittime rivendicazioni popolari e all’instaurazione di un regime democratico non beneficerebbero di grande credibilità. Tutto questo pone a rischio le relazioni politico-diplomatiche tra i due paesi, la condizione dei nostri concittadini presenti nel paese, le sorti delle nostre imprese e dei loro ingenti investimenti, la gestione dei prevedibili flussi migratori clandestini.

Il secondo motivo riguarda gli interessi economici che intercorrono tra Libia e Italia. La Libia è il primo azionista di Unicredit con il 7,50 per cento del capitale, possiede l’1 per cento di Eni e il 2 per cento di Finmeccanica. Attive in Libia sono alcune nostre grandi imprese, come Eni, Anas, Impregilo, Finmeccanica, Iveco. Nel complesso, l’Italia rappresenta il primo partner commerciale della Libia. L'interscambio tra i due paesi nel primo semestre 2010 è arrivato a circa 6,8 miliardi di euro, con un incremento del 12,53 per cento rispetto all’anno precedente.

Il terzo motivo per cui l’Italia si trova in maggiore difficoltà con la crisi libica è proprio quello energetico. La Libia si colloca infatti rispettivamente al primo e al terzo posto tra i nostri fornitori di petrolio e gas naturale, l’Italia è il primo acquirente del greggio libico e gli idrocarburi rappresentano circa il 99 per cento delle importazioni italiane dalla Libia.


È per tali motivi che in questo momento la cautela è d’obbligo e il fiato sospeso una condizione inevitabile.

sabato 19 febbraio 2011

L'Europa e il futuro del Nord Africa: cosa fare?

Mentre il nostro Paese è sempre costretto a ruotare intorno a Mister B. il resto del mondo si interroga per fortuna su cose più interessanti. Da lettera43.it vi suggerisco questo interessante articolo sui futuri rapporti economici e non solo tra Europa e Nord Africa. Si tratta del pensiero di una delle più autorevoli fondazioni di scienza politica di Berlino che si occupa di politica estera, distillando rapporti e analisi capaci di influenzare le politiche del governo tedesco. E visto che stiamo parlando di Germania (i vicini del piano di sopra) e di Nord Africa (i vicini del piano di sotto)... forse sarebbe meglio partecipare a questa assemblea di condominio... ma noi come Paese abbiamo un asse di ferro con il Dittatore Libico...

lunedì 14 febbraio 2011

Tagli ai servizi sociali: non fanno rumore... ma fanno male lo stesso

I servizi sociali sono stati pesantemente penalizzati dai tagli di spesa. Ma nessuno ne parla. Persino sull'azzeramento del Fondo per la non autosufficienza, le reazioni sono state modeste anche da parte di sindacati, associazioni del terzo settore e comuni. Il governo punta a disimpegnarsi dal welfare dei servizi, mentre mantiene salda la gestione del welfare monetario, un insieme di misure poco efficienti, che assorbono gran parte della spesa sociale. Urgente una riforma complessiva della spesa e dei servizi sociali. Per approfondire ci aiuta www.lavoce.info

martedì 8 febbraio 2011

Dakar: aperto il World Social Forum 2011, l'Africa protagonista

Ha preso il via domenica con un lungo corteo di oltre 30mila persone per le strade di Dakar il 'World Social Forum 2011' (WSF) che vede radunati fino a venerdì capitale senegalese i rappresentanti dei movimenti sociali di 123 paesi. A dieci anni dalla prima edizione di Porto Alegre in Brasile, anche quest’anno sono infatti numerosi gli incontri e le attività in programma sui diversi temi: dalla crisi economica alla tutela dell’ambiente, dalla cooperazione Sud-Sud e al contributo delle religioni al progresso dell’umanità. Un ruolo di primo piano è riservato proprio all’Africa e alla valorizzazione dell’agricoltura come strumento per uscire dalla crisi economica.

giovedì 3 febbraio 2011

Allarme della Fao: record per il prezzo del cibo

"A rischio i paesi poveri che importano". I prezzi degli alimentari a livello globale sono schizzati a un nuovo massimo storico a gennaio per il settimo mese consecutivo. È l’allarme lanciato dalla Fao, che non nasconde la preoccupazione per le conseguenze che gli incrementi potranno avere nei Paesi a più basso reddito costretti ad importare materie prime alimentari. Qui un approfondimento de La Stampa e di Vita

martedì 1 febbraio 2011

Linkiesta: un nuovo web giornale


Battesimo ieri per Linkiesta.it, web-giornale forte di una cordata di 70 professionisti. Una squadra eterogenea di azionisti, entrati nel rarissimo ordine d'idee, almeno per l'Italia, dei venture capitalist, tra imprenditori e analisti finanziari. Il sito, che ieri esponeva ai lettori il proprio programma spiegando che «un nuovo modello di business è possibile», ha dato spazio nel giorno dell'esordio a temi di cronaca e approfondimenti. Così, accanto alla crisi in Egitto e al confronto in procura tra i Pm e Dolce & Gabbana, tra i titoli d'apertura ieri si poteva leggere un'inchiesta sui conti della Roma calcio o un'analisi sui risultati del forum di Davos. Ogni luogo di informazione e confronto rappresenta una ricchezza per il nostro paese, vedremo nel tempo come andra' l'esperienza de Linkiesta.