Vi segnalo un interessante articolo del professor Sandro Brusco docente all'Università di NY dal blog www.noisefromamerika.org dove si discute circa la figura di Craxi ma da un punto di vista economico e di gestione della finanza pubblica. Le sue scelte in tal senso sono tutt'altro che apprezzabili... qualche esempio:
- la pressione fiscale: Nel periodo 80/92 l'aumento fu di più di 10 punti di PIL, passando dal 31,4% al 41,9%
- Il disavanzo di Bilancio durante il periodo 1980-1992 fu in media pari al 10,8% del PIL
- Il rapporto debito/PIL raggiunse il 105,2% nel 1992, il 115,6% nel 1993 e il 121,8 nel 1994.
Condivido in pieno anche la conclusione
L'argomento di chi afferma ''Craxi sarà stato anche disonesto ma ha fatto buone cose'' è quindi totalmente privo di base empirica, almeno per la politica economica. Al contrario, ciò che Craxi fece fu estremamente dannoso. Forse l'unica cosa buona che si può dire di Craxi è che non era particolarmente peggiore del resto della classe politica di quel periodo. Lui fu spazzato via da tangentopoli. Il resto della classe politica purtroppo no, e continua a far danni al paese. La visita dei vari ministri ad Hammamet è solo l'ultima testimonianza di questa tristissima verità.
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