Nella seduta del Consiglio Comunale di venerdì 29 gennaio 2010, la Lista Civica Angelo Chirico ha proposto di unire celebrazione della memoria della Shoah e il ricordo delle Foibe. “Prendendo spunto dalle due mozioni di PDL e PD, proponiamo un’unica intitolazione di un parco cittadino, con un nome dal forte valore simbolico che conservi e testimoni il rispetto per le tragedie del passato, che sia allo stesso tempo monito e impegno affinché cessino violenze e prevaricazioni e la pace sia valore che accomuna”.
Come capogruppo della Lista Civica in questo modo ho proposto un percorso che avvii un atteggiamento di dialogo. “La storia non va strumentalizzata: rileggere il passato significa comprendere il mondo, la sua complessità, i fattori che ancora oggi agiscono, le forze che influenzano il presente”. Accompagniamo la celebrazione della memoria con gesti concreti, che richiamino l’attenzione e alimentino un atteggiamento di profondo rispetto. “Perché non attivare due borse di studio per sviluppare ricerche o tesi di laurea che approfondiscano e analizzino le dinamiche dei tragici avvenimenti della Shoah e delle Foibe per accrescere conoscenze condivise? Perché non promuovere un concorso fra artisti locali per un’installazione da collocare nel parco che interpreti e sintetizzi i molteplici sentimenti che avvertiamo quanto rievochiamo gli orrori del passato?”
La Lista Civica crede sia essenziale fare della storia un riferimento per costruire una città unita, cogliere l’opportunità della ricerca storica come spazio di confronto. Non si può accettare invece un uso politico che strumentalizzi rilettura del passato per accreditarsi nel presente. Al contrario è proprio un atteggiamento che non teme di guardare al passato e alle dinamiche e agli errori che ci consente di lavorare costruire un presente e un futuro di speranza.
«Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.» A. Einstein
domenica 31 gennaio 2010
Per una storia che unisce
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venerdì 29 gennaio 2010
Immigrazione e verità
Monsignor Crociata (Cei) replica all'equazione del premier su stranieri e criminalità "Le nostre statistiche dimostrano che le percentuali di reati sono pressoché identiche". I dati ufficiali dimostrano che l'80% delle denunce a carico di stranieri riguarda irregolari; ma anche tra questi, in quattro casi su 5 il reato contestato è l'assenza del permesso di soggiorno. "La considerazione di fondo sugli immigrati - ha adetto Crociata - resta la dignità di ogni persona umana che non può essere oggetto di pregiudizio e discriminazione, come ha ricordato il Pontefice".
giovedì 28 gennaio 2010
Aiutiamoli a casa loro
Ogni tanto quando si parla di migranti e Paesi Poveri, sentiamo rispondere come nel titolo proposto. In sé non sarebbe una cattiva idea, personalmente ritengo che una persona debba e possa spostarsi liberamente e non perchè costretta da guerre, calamità o dalla povertà estrema. Il tema dell'aiuto a casa loro è sovente sbandierato dal nostro Governo... peccato che poi qualcuno ci dice che un conto sono gli annunci e la propaganda e un conto la verità dei fatti.
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mercoledì 27 gennaio 2010
Per non dimenticare - 27 Gennaio 2010
Primo Levi
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
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martedì 26 gennaio 2010
Aggiornamenti Caritas da Haiti
In un blog precedente vi avevo indicato la Caritas tra le possibilità per contriubuire con una propria offerta di aiuto alla popolazione haitiana colpita dalla tragedia del terremoto. Oggi vi segnalo qualche aggiornamento di come stanno operando nel paese caraibico. Il lavoro da portare avanti è immane e la Caritas senza polemiche o "corse per farsi vedere" lo sta facendo in varie aree del Paese. Tra qualche giorno i giornali non ne parleranno più, io cercherò nel mio piccolo di portare qualche aggiornamento spero utile.
giovedì 21 gennaio 2010
Bettino Craxi e le pessime scelte economiche
Vi segnalo un interessante articolo del professor Sandro Brusco docente all'Università di NY dal blog www.noisefromamerika.org dove si discute circa la figura di Craxi ma da un punto di vista economico e di gestione della finanza pubblica. Le sue scelte in tal senso sono tutt'altro che apprezzabili... qualche esempio:
- la pressione fiscale: Nel periodo 80/92 l'aumento fu di più di 10 punti di PIL, passando dal 31,4% al 41,9%
- Il disavanzo di Bilancio durante il periodo 1980-1992 fu in media pari al 10,8% del PIL
- Il rapporto debito/PIL raggiunse il 105,2% nel 1992, il 115,6% nel 1993 e il 121,8 nel 1994.
Condivido in pieno anche la conclusione
L'argomento di chi afferma ''Craxi sarà stato anche disonesto ma ha fatto buone cose'' è quindi totalmente privo di base empirica, almeno per la politica economica. Al contrario, ciò che Craxi fece fu estremamente dannoso. Forse l'unica cosa buona che si può dire di Craxi è che non era particolarmente peggiore del resto della classe politica di quel periodo. Lui fu spazzato via da tangentopoli. Il resto della classe politica purtroppo no, e continua a far danni al paese. La visita dei vari ministri ad Hammamet è solo l'ultima testimonianza di questa tristissima verità.
- la pressione fiscale: Nel periodo 80/92 l'aumento fu di più di 10 punti di PIL, passando dal 31,4% al 41,9%
- Il disavanzo di Bilancio durante il periodo 1980-1992 fu in media pari al 10,8% del PIL
- Il rapporto debito/PIL raggiunse il 105,2% nel 1992, il 115,6% nel 1993 e il 121,8 nel 1994.
Condivido in pieno anche la conclusione
L'argomento di chi afferma ''Craxi sarà stato anche disonesto ma ha fatto buone cose'' è quindi totalmente privo di base empirica, almeno per la politica economica. Al contrario, ciò che Craxi fece fu estremamente dannoso. Forse l'unica cosa buona che si può dire di Craxi è che non era particolarmente peggiore del resto della classe politica di quel periodo. Lui fu spazzato via da tangentopoli. Il resto della classe politica purtroppo no, e continua a far danni al paese. La visita dei vari ministri ad Hammamet è solo l'ultima testimonianza di questa tristissima verità.
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lunedì 18 gennaio 2010
La crisi che i media vogliono nascondere
Il tema della crisi economica, prima negata, poi data per sconfitta... infine nascosta sui più importanti media nazionali deve essere il tema cardine delle politiche delle nostre amministrazioni. In questi giorni si parla di Haiti, ci mancherebbe altro, anche se per molti organi di informazione i temi più interessanti sono Craxi e la giustizia (ma a quanti italiani interessano questi 2 temi?) e le diatribe per le elezioni regionali. Occorre che il dibattito rimanga vivo su quali siano state le cause e se ci troviamo di fronte a "piccoli" problemi del sistema capitalistico o forse ad una sua importante e fondamentale revisione... ci troviamo in presenza di un necessario cambio di paradigma? Dal capitalismo imperante verso qualche altro sistema? Ma quale?
Intanto però è fondamentale avere chiara la situazione, non nascondere la realtà o cercare di renderla più digeribile. Vi segnalo l'interessante presa di posizione del PD brugherese Democratici per Brugherio: I disoccupati ci sono ma non si vedono , credo che la politica in generale debba essere più "sul pezzo", altrimenti continueremo a vedere una disaffezione e un allontanamento tra i cittadini con le loro istanze e necessità e la politica incapace di dare prospettive e una visione del futuro.
Intanto però è fondamentale avere chiara la situazione, non nascondere la realtà o cercare di renderla più digeribile. Vi segnalo l'interessante presa di posizione del PD brugherese Democratici per Brugherio: I disoccupati ci sono ma non si vedono , credo che la politica in generale debba essere più "sul pezzo", altrimenti continueremo a vedere una disaffezione e un allontanamento tra i cittadini con le loro istanze e necessità e la politica incapace di dare prospettive e una visione del futuro.
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La trota si candida in Regione
Riprendo dal www.ilgiornale.it: "Quasi certa la presenza di Renzo Bossi tra i cinque nomi della Lega. Il figlio del Senatùr debutta così in politica con un posto certo in Consiglio regionale, che gli consentirà di farsi le ossa e probabilmente anche di arrivare in giunta. Nei corridoi leghisti si discute dell’assessorato allo Sport. Tra le credenziali del giovane rampollo l’essere un dirigente della nazionale padana: Renzo Bossi è segretario della Padania calcio, di cui è presidente il ministro dell’Interno, Roberto Maroni." Motivazione ineccepibile.
Gli elettori leghisti non batteranno ciglio, è il figlio del Senatur... anche se lui stesso qualche dubbio poco tempo fa l'aveva espresso:
«Delfino, delfino... Per ora è una trota. E’ un ragazzo curioso. Come tutti quelli della sua età, si interessa alle cose più importanti. Preferirei che continuasse a studiare, che facesse Economia e commercio, che diventasse commercialista che è più sicuro...». Ma forse le tre maturità mancate l'hanno fatto ricredere sulle potenzialità del mammifero...
Gli elettori leghisti non batteranno ciglio, è il figlio del Senatur... anche se lui stesso qualche dubbio poco tempo fa l'aveva espresso:
«Delfino, delfino... Per ora è una trota. E’ un ragazzo curioso. Come tutti quelli della sua età, si interessa alle cose più importanti. Preferirei che continuasse a studiare, che facesse Economia e commercio, che diventasse commercialista che è più sicuro...». Ma forse le tre maturità mancate l'hanno fatto ricredere sulle potenzialità del mammifero...
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venerdì 15 gennaio 2010
Morire nel deserto
Qualche giorno fa parlavo della complessità della gestione delle migrazioni da un punto di vista umano, politico e sociale. Oggi vorrei lasciarvi questo contributo, di uno dei miei giornalisti preferiti, Fabrizio Gatti per l'Espresso. Un filmato documenta la tragica fine degli immigrati espulsi dalla Libia. Così come prevede l'accordo siglato tra Berlusconi e Gheddafi. Ogni altra parola è superflua.
Attenzione all'orizzonte nuova tassa
da Repubblica. it (A.Longo)
Un decreto del ministro dei beni culturali aggiorna ed estende - come in nessun paese europeo - il cosidetto "equo compenso". Introdotti su tutti i dispositivi dotati di memoria. Piovono soldi sulla società degli autori ed editori, aumenti in arrivo per i prodotti hi-tech... ovvero, cellulari, decoder, computer, lettori mp3: qualunque dispositivo abbia una memoria verrà colpito da una nuova "tassa", fra qualche giorno.
Un decreto del ministro dei beni culturali aggiorna ed estende - come in nessun paese europeo - il cosidetto "equo compenso". Introdotti su tutti i dispositivi dotati di memoria. Piovono soldi sulla società degli autori ed editori, aumenti in arrivo per i prodotti hi-tech... ovvero, cellulari, decoder, computer, lettori mp3: qualunque dispositivo abbia una memoria verrà colpito da una nuova "tassa", fra qualche giorno.
Ecco il giornalista di cui l'Italia ha bisogno
Vi ricordate Enrico Mentana, si proprio lui, il giornalista integerrimo che un anno fa ruppe con Mediaset apparentemente per la mancata interruzione del Grande Fratello per un Matrix “edizione straordinaria” dopo la morte di Eluana Englaro (forse più che della ragazza gli bruciava che Vespa stesse in video e lui no), parlò poi di Mediaset come di un comitato elettorale,... ma il tempo e forse anche l'estrattoconto della banca forse hanno dato un segnale e
Mentana, ospite all’Alfonso Signorini Show su Radio Montecarlo comunica al mondo mediatico e non: Un mio ritorno in Mediaset? Non si sa mai. Siamo obiettivi: passato un anno dalla mia assenza, Mediaset e il panorama televisivo non ci hanno guadagnato e nemmeno io. Dunque, perché no?
Ci sono le elezioni regionali no? Occorre apparire democratici e aperti no? Quindi che la pace e la videocracy trionfino.
Mentana, ospite all’Alfonso Signorini Show su Radio Montecarlo comunica al mondo mediatico e non: Un mio ritorno in Mediaset? Non si sa mai. Siamo obiettivi: passato un anno dalla mia assenza, Mediaset e il panorama televisivo non ci hanno guadagnato e nemmeno io. Dunque, perché no?
Ci sono le elezioni regionali no? Occorre apparire democratici e aperti no? Quindi che la pace e la videocracy trionfino.
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mercoledì 13 gennaio 2010
Terremoto Haiti - Info per aiuti
Per chi volesse informarsi per eventuali invii di aiuti, personalmente vi segnalo la possibilità di farlo in maniera seria e sicura con la Caritas Italiana, che ha i contatti con la Caritas di Haiti, nata nel 1975, la quale oltre ai consolidati impegni in settori fondamentali come l'alimentazione, la salute, l'educazione e l'abitazione, lo sviluppo integrale, si è sempre attivata in ogni emergenza e anche in questa occasione ha avviato aiuti d’urgenza, in coerenza con quella che il suo presidente, mons. Pierre André Dumas, vescovo di Anse-À-Veau et Miragoâne, ha definito “una pastorale samaritana, di prossimità, attenta alle piccole comunità, con una rinnovata opzione per i più poveri”. Grazie
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A chi serve l'indulto?
Per un bel po' di tempo la retorica politico/partitica soprattutto di una certa area ha sempre parlato dell'indulto come di un modo per lasciare liberi famigerati extracomunitari e spacciatori di ogni tipo... ma poi cosa si scopre? Chi beneficerà di tale "regalino"... guardate qua. Che altro aggiungere?
martedì 12 gennaio 2010
Una foto dell'Italia - Il rapporto ISTAT
Rapporto Istat "Noi Italia. Cento statistiche per capire il paese in cui viviamo», presentato oggi a Roma. Un lavoro che offre un quadro di insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese. Un insieme di indicatori, raccolti in 112 schede e distribuiti su 18 settori di interesse che spaziano dall'economia alla cultura la mercato del lavoro, alla qualità della vita, all'ambiente, alla finanza pubblica. Gli indicatori, raccolti in 112 schede e distribuiti su 18 settori di interesse, si possono consultare in modo ragionato per settori e per singole schede, scaricare su un foglio elettronico, approfondire con i link presenti in ogni pagina.
I consumi divorano il pianeta, in 5 anni aumentati del 28%
Da Repubblica.it.
I dati dello "State of the World 2010", il rapporto del Worldwatch institute sono molto allarmanti. I 500 milioni di dindividui più ricchi del mondo sono responsabili del 50% delle emissioni globali di anidride carbonica, mentre i 3 miliardi più poveri sono responsabili di appena il 6 per cento delle emissioni di CO2. La corsa a divorare il pianeta diventa sempre più veloce: negli ultimi cinque anni i consumi sono saliti del 28 per cento. Nel 2008, globalmente, si sono acquistati 68 milioni di veicoli, 85 milioni di frigoriferi, 297 milioni di computer e 1,2 miliardi di telefoni cellulari. Non sono aumenti dovuti solo all'incremento demografico: tra il 1960 e il 2006 la popolazione globale è cresciuta di un fattore 2,2, mentre la spesa pro capite in beni di consumo è quasi triplicata..
Non mancano comunque segnali positivi che mostrano l'irrobustirsi di fenomeni di controtendenza. Il rapporto americano cita, tra gli altri, due casi italiani. Il primo è il "piedibus", un sistema per mandare i bambini a scuola con accompagnatori che organizzano un percorso a piedi, con "fermate" per far aggregare al gruppo altri studenti. Dalla loro creazione, nel 2003, questi "piedibus" hanno evitato circa 160 mila chilometri di spostamenti con veicoli a motore. Oltre a ridurre l'impatto ecologico, questo modo di andare a scuola insegna la sicurezza stradale e favorisce l'esercizio fisico.Il secondo segnale positivo italiano segnalato dal Wordlwatch Institute riguarda le scuole romane. Il 67,5 per cento del cibo servito nelle scuole della capitale è biologico e in buona parte proviene da catene specializzate in prodotti del territorio o ha un certificato "equosolidale" o è stato prodotto da cooperative sociali che lavorano terra confiscata alla mafia.
I dati dello "State of the World 2010", il rapporto del Worldwatch institute sono molto allarmanti. I 500 milioni di dindividui più ricchi del mondo sono responsabili del 50% delle emissioni globali di anidride carbonica, mentre i 3 miliardi più poveri sono responsabili di appena il 6 per cento delle emissioni di CO2. La corsa a divorare il pianeta diventa sempre più veloce: negli ultimi cinque anni i consumi sono saliti del 28 per cento. Nel 2008, globalmente, si sono acquistati 68 milioni di veicoli, 85 milioni di frigoriferi, 297 milioni di computer e 1,2 miliardi di telefoni cellulari. Non sono aumenti dovuti solo all'incremento demografico: tra il 1960 e il 2006 la popolazione globale è cresciuta di un fattore 2,2, mentre la spesa pro capite in beni di consumo è quasi triplicata..
Non mancano comunque segnali positivi che mostrano l'irrobustirsi di fenomeni di controtendenza. Il rapporto americano cita, tra gli altri, due casi italiani. Il primo è il "piedibus", un sistema per mandare i bambini a scuola con accompagnatori che organizzano un percorso a piedi, con "fermate" per far aggregare al gruppo altri studenti. Dalla loro creazione, nel 2003, questi "piedibus" hanno evitato circa 160 mila chilometri di spostamenti con veicoli a motore. Oltre a ridurre l'impatto ecologico, questo modo di andare a scuola insegna la sicurezza stradale e favorisce l'esercizio fisico.Il secondo segnale positivo italiano segnalato dal Wordlwatch Institute riguarda le scuole romane. Il 67,5 per cento del cibo servito nelle scuole della capitale è biologico e in buona parte proviene da catene specializzate in prodotti del territorio o ha un certificato "equosolidale" o è stato prodotto da cooperative sociali che lavorano terra confiscata alla mafia.
Il grande tema dei trasporti
In questi giorni si sta tornando a parlare di Malpensa, di come lo scalo sia passato da importante argomento di battaglia politica nel capitolo Alitalia alla totale dimenticanza di strategie da parte del Governo di Roma. L'argomento aeroporti si lega a mio avviso all'ampio tema della mancanza di efficienza dei nostri trasporti e spesso dello nostre infrastrutture. Investiamo miliardi di euro nell'alta velocità e poi abbandoniamo al loro destino milioni di pendolari nelle grandi e piccole città, è giusto investire nel futuro dei trasporti, ma non si deve farlo sulla pelle di chi ogni giorno deve lavorare. Si porta avanti il progetto del ponte sullo stretto di Messina e poi ci si dimentica di come siano messe male le infrastrutture nel sud e in Sicilia. Non dimentichiamo poi il trasporto locale, la mancanza di progetti per collegare le periferie, per rendere più connesso il territorio fuori dalle grandi città, pensando all'ambiente, allo sviluppo economico. A Brugherio sono 30 anni che si parla di prolungare la linea metropolitana e ad oggi, tanti progetti e nessun finanziamento. Ogni amministrazione da quella cittadina, via via fino al Governo deve mettere in agenda in maniera prioritaria il tema trasporti, e non perdere ulteriore tempo. L'efficienza del trasporto per persone e merci è fondamentale per poter ripartire da questa crisi che tutti vediamo.
lunedì 11 gennaio 2010
Migranti... la questione è seria
Un articolo di Avvenire evidenzia bene che la questione immigrati non si può risolvere solo con slogan o con politiche superficiali di respingimento. La situazione è molto complessa, riguarda per prima cosa la vita e i diritti delle persone, ha a che fare con lo sviluppo economico in vaste aree del mondo, riguarda la povertà di miliardi di individui, interessa la nostra economia, come si legge nell'articolo.
Diventa poi però anche un problema di sicurezza per i cittadini, e non è una questione di poco conto. Le politiche di gestione della migrazione sono fondamentali dai livelli internazionali a quelli locali, finora si sono quasi sempre fatte scelte comode, che portavano il problema un po' più in là, che chiudevano gli occhi su come intervenire in maniera più efficace e lanciavano soluzioni populiste e superficiali.
Occorre più consapevolezza per gestire in modo migliore il capitolo migrazione è necessario per la civile convivenza nel nostro paese e non solo, occorre più responsabilità da parte di tutti.
Diventa poi però anche un problema di sicurezza per i cittadini, e non è una questione di poco conto. Le politiche di gestione della migrazione sono fondamentali dai livelli internazionali a quelli locali, finora si sono quasi sempre fatte scelte comode, che portavano il problema un po' più in là, che chiudevano gli occhi su come intervenire in maniera più efficace e lanciavano soluzioni populiste e superficiali.
Occorre più consapevolezza per gestire in modo migliore il capitolo migrazione è necessario per la civile convivenza nel nostro paese e non solo, occorre più responsabilità da parte di tutti.
sabato 9 gennaio 2010
Non puoi non esserci
C'è sempre una prima volta in tutte le cose.
Ecco il primo post di debutto nel virutale di Otta, appunto Otta 2.0.
Non ho ancora un'idea chiara di come utilizzerò lo spazio e il tempo... ma so che sarà divertente ed interessante mettersi in discussione sulla piazza virtuale.
Che blog sarà lo scopriremo... per ora mi butto nella parte "strutturale"...
Al prossimo.
Ecco il primo post di debutto nel virutale di Otta, appunto Otta 2.0.
Non ho ancora un'idea chiara di come utilizzerò lo spazio e il tempo... ma so che sarà divertente ed interessante mettersi in discussione sulla piazza virtuale.
Che blog sarà lo scopriremo... per ora mi butto nella parte "strutturale"...
Al prossimo.
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