«Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.» A. Einstein
domenica 30 gennaio 2011
La situazione in Egitto. Per capirne di più
In questi giorni i media stanno parlando molto di quanto sta succedendo in Egitto. Vi volevo segnalare un paio di fonti di analisi e di approfondimento per chi volesse capire un po' meglio cosa stia succedendo e quali possano essere gli scenari futuri. Uno è Limes, rivista italiana di geopolitica e l'altra è l'agenzia Misna l'Agenzia Missionaria Internazionale che ogni giorno offre degli aggiornamenti ragionati e approfonditi.
giovedì 27 gennaio 2011
Giornata della memoria.
Come un anno fa, vi ripropongo questa emozionante e forte poesia di Primo Levi nel giorno della memoria. Contro ogni ritorno a certi pensieri a certe ideologie a certo menefreghismo che ha portato al male assoluto.
Se questo è un uomo - Primo Levi
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
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mercoledì 26 gennaio 2011
Il Discorso di Obama al suo Paese. Leggere e riflettere
Ieri notte nel Discorso sullo stato dell'Unione il Presidente Obama ha parlato di unità, responsabilità condivisa, impegno comune per far fronte a «sfide più grandi di un singolo partito e più grandi della politica», occupazione, deficit, competitività, investimenti, innovazione. Ma il presidente americano si è rivolto al Congresso in seduta congiunta e a milioni di americani raccolti davanti alla televisione con un messaggio preciso: gli Stati Uniti devono compiere un deciso passo avanti dal punto di vista economico e politico, imparare dagli errori e riconquistare il futuro. L'obiettivo è «vincere la partita sul futuro del Paese», un obiettivo chiaro fin dal titolo del discorso, «winning the future». Obama ha parlato molto di collaborazione «nuove leggi saranno approvate solo con il sostegno di democratici e repubblicani, andremo avanti assieme o non andremo avanti per nulla». Quanta invidia.
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martedì 25 gennaio 2011
Cosa succede al World Economic Forum di Davos?
Dal 26 al 30 gennaio Davos, piccolo centro sciistico svizzero, ospiterà il World economic Forum. E come ogni anno arriveranno nella cittadina capi di Stato, ministri, premi Nobel, businessman, per discutere dell'andamento dell'economia mondiale. Un utile articolo da http://www.lettera43.it/ ci aiuta a capire di cosa si tratti e di quanto sia un appuntamento riservato, esclusivo... ma fondamentale per il mondo economico e finanziario. Il forum ha giocato un ruolo molto importante nel processo di pace del Medio Oriente e nella riconciliazione del Sud Africa. Ma è sul fronte economico che è stato fatto molto. Davos assieme al Forum Sociale Mondiale che si terra' a Febbraio in Senegal (e che ha soprattutto un carattere di critica e controproposta proprio alle idee spesso presenti a Davos) è probabilmente il luogo di maggiore importanza per il confronto e le scelte economiche mondiali.
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sabato 22 gennaio 2011
Prolungamento Metro Linea 2: Una spesa inutile. Lo dice lo Stato
Parlare di doccia fredda è dir poco... anche se le notizie degli ultimi mesi lasciavano poca speranza. La notizia di oggi è che con un pronunciamento la Corte dei Conti in un colpo solo ha cancellato i sogni di mobilità (sostenibile) della Martesana e del Vimercatese, e soprattutto le aspettative di migliaia di cittadini. Ogni commento a questo punto è superfluo...
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mercoledì 19 gennaio 2011
Le priorità dell'Italia. Chi ha tempo di occuparsene?
Prendendo spunto da una riflssione del Financial Times di qualche giorno fa, sono molte le cose che non vanno in Italia, solo per citarne alcune:
- un giovane su quattro è disoccupato,
- la crescita è poco più che anemica;
- gli investimenti esteri sono in calo,
- il debito nazionale ha raggiunto la quota di 1.800 miliardi di euro.
- il cancro della criminalità organizzata continua a infestare fette intere del Paese e dell'economia.
- la situazione dell'istruzione, dalle elementari alle università non è per niente rosea.
Eppure, invece di trovare soluzioni a questi problemi, la nostra classe politica e di conseguenza il paese rischia di essere coinvolta in un’altra puntata di Berlusconi contro la magistratura.
L’Italia merita di meglio... lo pensano gli inglesi, noi cosa ne pensiamo? Questo è il problema
- un giovane su quattro è disoccupato,
- la crescita è poco più che anemica;
- gli investimenti esteri sono in calo,
- il debito nazionale ha raggiunto la quota di 1.800 miliardi di euro.
- il cancro della criminalità organizzata continua a infestare fette intere del Paese e dell'economia.
- la situazione dell'istruzione, dalle elementari alle università non è per niente rosea.
Eppure, invece di trovare soluzioni a questi problemi, la nostra classe politica e di conseguenza il paese rischia di essere coinvolta in un’altra puntata di Berlusconi contro la magistratura.
L’Italia merita di meglio... lo pensano gli inglesi, noi cosa ne pensiamo? Questo è il problema
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domenica 16 gennaio 2011
I giovani italiani emigrano. Su questo bisogna intervenire!
Un interessante ma triste articolo dell'Economist ci segnala che in Italia il numero di Italiani laureati e diplomati che lasciano il nostro paese supera il numero di laureati o diplomati stranieri che vengono da noi.
Al contrario altri Paesi sviluppati europei hanno un "saldo nettamente positivo", dimostrando una enorme capacita' attrattiva che il nostro Paese non ha. Secondo l'Economist questo dato ci rende molto simile ad un paese in via di sviluppo (ad esempio sud America o Est Europa), dove si trovano stesse dimanimche in questo genere di analisi. Se a questo dato aggiungiamo quello tragico uscito la scorsa settimana sulla disoccupazione giovanile comprendiamo che la strada per l'Italia sia molto in salita.
Al contrario altri Paesi sviluppati europei hanno un "saldo nettamente positivo", dimostrando una enorme capacita' attrattiva che il nostro Paese non ha. Secondo l'Economist questo dato ci rende molto simile ad un paese in via di sviluppo (ad esempio sud America o Est Europa), dove si trovano stesse dimanimche in questo genere di analisi. Se a questo dato aggiungiamo quello tragico uscito la scorsa settimana sulla disoccupazione giovanile comprendiamo che la strada per l'Italia sia molto in salita.
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mercoledì 12 gennaio 2011
Prima fiera mondiale delle scienza... su GOOGLE!
Il Google Global Science Fair 2011, la prima fiera mondiale della scienza organizzata dal motore di ricerca, funziona proprio come alcune competizioni locali, molto conosciute negli Stati Uniti (meno nel nostro Paese), dove i ragazzi possono gareggiare tra loro a colpi di esperimenti e progetti scientifici.
Aperta a singoli o gruppi che abbiano una buona idea, un esperimento da presentare, una tesi da sottoporre...
Aperta a singoli o gruppi che abbiano una buona idea, un esperimento da presentare, una tesi da sottoporre...
sabato 8 gennaio 2011
La crisi c'è e lo sanno tutti: come ne uscirà l'Italia?
Dopo averla negata, dopo aver detto di essere ottimisti, dopo aver creduto e sbandierato che l'Italia aveva affrontato al crisi meglio di altri, credo che il premier sia rimasto il solo a crederci o a farcelo credere...
Un articolo de lavoce.info, sito molto interessante e spesso linkato dal mio blog ci fa riflettere che il post-crisi è caratterizzato da uno spostamento dei centri del potere economico verso le grandi economie emergenti e da una disperata ricerca di produttività e competitività nelle grandi economie occidentali.
C'è riuscita la Germania, che pure è stata pesantemente colpita dalla crisi globale. Come? Partendo dal riconoscimento delle difficoltà e con un'azione di politica economica ispirata a una visione chiara e realistica del futuro. Per creare le condizioni istituzionali e strutturali per lo sviluppo delle attività economiche di domani.
Invece in Italia la ripresa dell'economia italiana nel 2010 è stata lenta. Per due ragioni. Alcune aziende guadagnano quote di mercato, ma ce ne sono molte altre che stanno perdendo competitività, il che fa salire le importazioni. E i consumi privati e pubblici sono frenati dal cattivo andamento del mercato del lavoro e dalle politiche di bilancio restrittive. Per un migliore 2011, è cruciale che la crescita diventi un fenomeno più diffuso. Con piccole imprese che crescono e giovani lavoratori che non vengono tenuti ai margini per troppi anni.
Ma in Italia non solo è utopia guardare alla Germania... ormai è utopia anche sperare di vedere il Governo e potrei dire la politica in generale impegnata a discutere di questi temi... l'uscita dal tunnel è lontana.
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venerdì 7 gennaio 2011
I soldi per il prolungamento della metropolitana Cologno Vimercate
Grazie ad un dettagliato post del PD di Brugherio veniamo a sapere che durante una riunione in Regione sono stati comunicati i soldi che i comuni dovranno sborsare se vogliono davvero il prolungamento della linea 2 della metropolitana da Cologno Nord a Vimercate. Totale? 50.000.000, si cinquantamilionidieuro. Che rappresentano circa il 10% dell'importo complessivo.
A parte il fatto che non si capisce dove i comuni che fanno fatica a gestire l'ordinario possano tirar fuori tale somma (ad esempio per Brugherio saranno 15 milioni... ossia il 50% circa del bilancio annuale del comune...), in ogni caso non sappiamo se provincie, regione e governo hanno i fondi per coprire il rimanente 90%. E' giusto che ogni ente debba contribuire... ma le cifre che vediamo sul tavolo sono a dir poco INCREDIBILI.
Il problema poi è che in Italia non mancano i soldi... semplicemente prendono altre destinazioni. Volete un esempio: Il Cipe ha stanziato a novembre altri 500 milioni di euro per il tratto dell'Alta velocità che dovrebbe collegare Milano a Genova, si tratta di mezzo miliardo di euro per un’opera che negli anni ’90 costava meno di un terzo e di cui si promette l’inaugurazione da quasi trent’anni.
Per realizzare questo valico il problema non è la volontà, ma la disponibilità: l’opera è antieconomica. Se ne sono accorti tutti: la Banca europea per gli investimenti, la Cassa depositi e prestiti, gli imprenditori e per ora la Ue non ha intenzione di sborsare un euro. Tant’è che l’estate scorsa Giovanni Calvini, presidente di Confindustria Genova ha dichiarato a proposito del Valico: «A questo punto sarebbe meglio rinunciare. Le abbiamo provate tutte ma da soli non ce la facciamo».
Ripeto, i soldi ci sono, solo che vengono gestiti male, quasi sempre per accontentare polici vari, affaristi e gli amici degli amici...
A parte il fatto che non si capisce dove i comuni che fanno fatica a gestire l'ordinario possano tirar fuori tale somma (ad esempio per Brugherio saranno 15 milioni... ossia il 50% circa del bilancio annuale del comune...), in ogni caso non sappiamo se provincie, regione e governo hanno i fondi per coprire il rimanente 90%. E' giusto che ogni ente debba contribuire... ma le cifre che vediamo sul tavolo sono a dir poco INCREDIBILI.
Il problema poi è che in Italia non mancano i soldi... semplicemente prendono altre destinazioni. Volete un esempio: Il Cipe ha stanziato a novembre altri 500 milioni di euro per il tratto dell'Alta velocità che dovrebbe collegare Milano a Genova, si tratta di mezzo miliardo di euro per un’opera che negli anni ’90 costava meno di un terzo e di cui si promette l’inaugurazione da quasi trent’anni.
Per realizzare questo valico il problema non è la volontà, ma la disponibilità: l’opera è antieconomica. Se ne sono accorti tutti: la Banca europea per gli investimenti, la Cassa depositi e prestiti, gli imprenditori e per ora la Ue non ha intenzione di sborsare un euro. Tant’è che l’estate scorsa Giovanni Calvini, presidente di Confindustria Genova ha dichiarato a proposito del Valico: «A questo punto sarebbe meglio rinunciare. Le abbiamo provate tutte ma da soli non ce la facciamo».
Ripeto, i soldi ci sono, solo che vengono gestiti male, quasi sempre per accontentare polici vari, affaristi e gli amici degli amici...
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mercoledì 5 gennaio 2011
Spot sul nucleare poco neutrale
In questi giorni sia in TV, che in rete che sui principali giornali ha fatto la sua comparsa lo spot dove nelle vesti di giocatori di scacchi sono rappresentati coppie di persone identiche che si pongono delle domande o fanno delle valutazioni pro o contro il nucleare.
Ma lo sapete chi paga lo spot? Il Governo? L'Unione Europea? Un comitato neutrale? Ma va'... siamo in Italia! Grazie al Fatto Quotidiano veniamo a sapere che la campagna costa 6 milioni di euro ed è pagata dalla lobby delle centrali (in ordine alfabetico Alstom, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, Eon, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Gdf Suez, Sogin, Stratinvest Ru, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Westinghouse). Il forum per l'informazione obiettiva sul nucleare infine risulta guidato da uomini di Enel e Edf (l'Enel francese).
Buona cosa il confronto, ma a me viene da pensar male quando lo finanzia chi ha solo da guadagnare dal nucleare...
Ma lo sapete chi paga lo spot? Il Governo? L'Unione Europea? Un comitato neutrale? Ma va'... siamo in Italia! Grazie al Fatto Quotidiano veniamo a sapere che la campagna costa 6 milioni di euro ed è pagata dalla lobby delle centrali (in ordine alfabetico Alstom, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, Eon, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Gdf Suez, Sogin, Stratinvest Ru, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Westinghouse). Il forum per l'informazione obiettiva sul nucleare infine risulta guidato da uomini di Enel e Edf (l'Enel francese).
Buona cosa il confronto, ma a me viene da pensar male quando lo finanzia chi ha solo da guadagnare dal nucleare...
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Sulla giustizia e sulle carceri
Un'altra condanna sbagliata in Texas e un'interessante articolo sui suicidi nelle carceri italiane mi portano a riflettere sul senso delle carceri e delle pene inflitte. La detenzione non deve diventare vendetta, ma servire a migliorare la persona che ha commesso un delitto per quanto grave. Ho linkato due articoli di due diversi paesi, USA e Italia, proprio per evidenziare il fatto che la giustizia e il carcere sono temi e problematiche mondiali. Errori nei tribunali distruggono a volte per sempre, in un paese dove incredibilmente abbiamo ancora la pena di morte, la vita di una persona. Carceri disumane, anche in paesi ritenuti ad alto grado di sviluppo, non solo per sovraffollamento ma soprattutto per la mancanza di personale sia di guardia che addetto alle terapie, per la carenza di progetti di reinserimento nella societa', servono solo a fare delle carceri una scuola del crimine. La giustizia (che non migliora solo parlando di intercettazioni e durata dei processi...)deve funzonare in modo che chi commetta un reato debba scontare una pena equa, e le carceri devono servire a correggere e migliorare una persona, non ha eliminarla o a peggiorarla. Se servono nuove e migliori progioni, costruiamole, ma con il fine di usarle meglio.
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